Link del giorno: Odino

Ricordatevi del mio consiglio, se lo incrocerete su un marciapiede o su una spiaggia o su un sentiero nel Chianti. Mi raccomando!
Musica, narrativa, informatica, eno-gastronomia, politica
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20:57
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Ogni tanto anche il sottoscritto resta sorpreso da un film.
Ed è stato il caso di questa Tempesta Perfetta.
Non mi aspettavo né l'ambientazione assolutamente non di circostanza: pescatori di pesce spada americani, sotto e mal pagati, con vite annientate dalla loro situazione sociale...
Né tantomeno il finale che NON disvelo.
Che posso dire? Che sicuramente chi è andato a vederlo a suo tempo aspettandosi "l'americanata" (termine dispregiativo NdT) credo sia rimasto deluso.
Il film lascia un profondo senso di frustrazione e pesantezza, dall'inizio alla fine e credo che anche i tempi molto lenti e dilatati, con un montaggio al limite della sopportazione siano stati voluti e ricercati (per i cinefeli europei in modo grossolano e goffo, si potrebbe tranquillamente aggiungere).
Bravo Clooney, bella faccia. Bella intensità, con un comandante di nave così anche io mi sentirei di seguirlo dentro la tempesta perfetta. Costi quello che costi.
Giudizio: se riuscite a vedere un film senza pregiudizi, questo film merita di essere (ri)visto.
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22:04
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Lo so, lo so. Guardare un film di Steven Seagal è masochismo.
Ma ieri sera questo c'era e questo ho visto, perchè alzarmi dal divano era un compito ben al di là delle mie possibilità.
Allora, succede un fattaccio (non importa quale). La CIA usa il suo uomo a Tokyo (indovinate chi) che scopre che c'è del marcio nella Yakuza...
Film dalla trama inutile (nessuno può nutrire dei dubbi in proposito) ma con alcune simpatiche chicche:
Una parte della colonna sonora l'ha cantata lui... E originariamente la versione americana aveva molte parti in giapponese con sottotitoli (il nostro sfoggiava la sua padronanza del giapponese) ma il pubblico USA non riusciva a seguire i dialoghi ed hanno dovuto ridoppiare tutto...
Lui pur invecchiato ed ingrossato in modo IMBARAZZANTE quando si muove nelle coreografie da combattimento fa sempre la sua bella figura. Poi qui fa il maestro di spada e lo scontro finale non è affatto male (ma solo quello, per carità).
Giudizio: da evitare come la peste.
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Come sempre nelle nostre vite la musica che ci piace segna dei momenti speciali come nessun'altra nostra esperienza. E quindi ognuno di noi, al sentire una canzone, un brano musicale legato al nostro passato, subito veniamo travolti da ricordi di volti, luoghi, esperienze.
Tipical Situation della Dave Matthews Band è uno dei miei pezzi "ricordanti" e ve la consiglio, nella versione live acustica.
Ascoltatela e poi mi fate sapere cosa ne pensate.
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Etichette: canzone, Dave Matthews Band, musica
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Etichette: quotidiani, satira, vignetta
Discutendo con Ciecodicolono della sua misantropia, asocialità e presa di posizione CONTRO, a prescindere direbbe Toto', ho avuto una illuminazione!
Ciecodicolono è quasi un hikikomori!
Di seguito la definizione:
Il termine può essere utilizzato sia per definire il fenomeno in sé, sia i soggetti che ricadono nel gruppo di persone che fanno parte di questo fenomeno (esempio: Quel ragazzo è un hikikomori). Molti casi nascono per via di disavventure scolastiche o lavorative. Secondo una stima del Ministero della sanità giapponese il venti per cento degli adolescenti maschi giapponesi sarebbero hikikomori. In realtà sembrerebbe che questo "stato" affligga non soltanto i ragazzi, ma anche le ragazze.
Aldilà del soggetto che mi ha dato lo spunto, di cui NON parleremo più, sull'argomento hikikomori invece ci tornerò. E presto.
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Il regista de' "Le regole della Casa del Sidro" e di "Chocolat" cosa ti va a fare?
Ti prende Robert Redford (ma come è bravo quell'uomo! Che fascino, che carisma!), poi ti prende Morgan Freeman (come per il precedente uomo, stesso discorso) poi prende Jennifer Lopez e lì, su due piedi t'incazzi! Ma come, mi metti quel bel culo portoricano con due signori attori?!
Sì. E ha fatto benissimo. Il film è una delle pellicole più dolci, più lievemente western che potrebbe averlo girato il Clint Eastwood maturo (che a ben pensare ha fatto The Unforgiven proprio con Freeman e qualche analogia...).
C'è il rancore per una morte precoce e la rinuncia vivere, c'è un'amicizia incredibile e indistruttibile. E te vedi questi due vecchi che si accudiscono, si punzecchiano e si rispettano assolutamente. Poi la cognata-lopez prima odiata poi...
Giudizio: Fatevi un favore, guardate An Unfinished Life.
Mi ringrazierete.
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Ebbene sì! Sono un NERD! (se non sapete cosa vuol dire, beh... )
Non mi limito a lavorare nel metifico mondo dell'Informatica ma mi garba anche, e parecchio!
E allora ecco una chicca per cocchi cotti: Windows Vista è il prossimo sistema operativo di Microsoft, il successore di quello che probabilmente state usando anche in questo momento, Windows XP...
Come sicuramente ciascuno di voi avrà avuto la "sfortuna" di provare, tale sistema operativo ogni tanto si BLOCCA, e magari fa ripartire il computer, facendovi perdere quello che stavate facendo e magari contribuendo anche a danneggiare il pc stesso (in questi casi l'hard disk non gode affatto).
BENE! Storicamente tale situazione bloccante si chiama anche BLUE SCREEN of DEATH e risale a quando Windows era alla versione 3.11 (e 95, NT, 98, 2000...) il sistema si bloccava dando una schermata blu e delle scritte pressochè incompresibili per i più.
Il succitato Microsoft Windows Vista NON ha il Blue Screen of Death.. Così ha detto Mr Gates.
Ok, ti crediamo Big Bill ma questo allora cosa è?
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Etichette: bluescreen, microsoft, nerd, vista
Una donna su due è vittima di MOLESTIE. Per una su sei, il "mostro" vive dentro casa (personalmente userei almeno un altro termine, ndT). 15 anni fa c'è chi s'è posto questa domanda: noi UOMINI dobbiamo per forza essere così?
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Etichette: impegno civile, vanity fair
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Si può amare un autore che per bagaglio culturale (in questo caso sterminato), storia, provenienza e gusti è tanto distante, immensamente più avanti di noi?
Ovvio che sì.
Questo è stato il primo libro di Borges ad essere tradotto in Italia, pubblicato per la prima volta 1955 è stato tradotto da un altro signore piuttosto bravo (ironico, ndT) Franco Lucentini.
Sono due raccolte di racconti o meglio è UNA raccolta divisa in due parti... Ma chi se ne frega? Trovatelo e Leggetelo!
Ah! Mi raccomando, non leggete i racconti uno di fila all'altro. Leggetene uno e poi passate ad altro. Rileggetene un altro, e così via. La Parola di Borges vi prenderà, avviluppandovi ogni volta di più nel mondo apparentemente inventato ma di contro tremendamente reale di uno dei più belli, grandi, visionari, colti, arguti ed ironici scrittori che il mondo ha avuto l'onore di far vivere.
Se leggete Borges dopo vorrete vivere con maggiore intensità.
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20:29
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The Soft Addiction Solution
Questo simpatico libro di Judith Wright mette il dito in una piaga, o meglio una SERIE di piaghe che mi riguardano da vicino.
Le Soft Addiction sono appunto quelle dipendenza leggeri e socialmente NON riprovevoli come leggere la posta elettronica e controllare compulsivamente ogni minuto se ho ricevuto nuovi messaggi...
Per il vostro diletto ed i vostri interventi sempre così illuminanti vi riporto un "sunto" estrapolato dalla migliore rivista settimanale per uomini che è Vanity Fair:
Le Soft Addiction si dividono in 4 categorie:
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Etichette: inchieste, libri, vanity fair
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Etichette: axl rose, guns and roses, hard rock, quiz
Quando il fumetto diventa satirico, e toscano che più toscano non si può.
Un manipolo di meravigliosi e superdotati deficienti della costa toscana e giù di lì sono gli artefici (http://www.vernacoliere.com/autori/index.php) impagabili del migliore (e penso unico) mensile satirico a fumetti:
http://www.ilvernacoliere.com
Giudizio: Grazie di esistere
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Etichette: fumetti, satira, vernacoliere
A volte i fumetti riescono a comunicare MOLTO bene, stati d'animo, tradizioni, storie lontane nel tempo e nello spazio grazie alla capacità, alla preparazione, al gusto ed alla sensibilità degli autori.
Boselli è a mio modestissimo avviso uno dei migliori scrittori di fumetti italiani.
Nella serie di bonelliana di Dampyr (serie che mantiene uno standard qualitativo delle storie sempre abbondantemente sopra la media), in un episodio che si snoda in due numeri (a cadenza mensile) viene narrata dentro la storia del protagonista della serie, un'altra storia, ambientata in Giappone, nel secolo XII. I disegni, NOTEVOLI, di Nicola Genzianella danno pienamente l'idea del lavoro di ricerca iconografico che sta dietro ad ogni BUONA storia a fumetti: dalle ambientazioni, all'architettura, dai costumi alle posizioni di combattimento delle arti marziali... Veramente una gioia per gli occhi.
Giudizio: anche se i fumetti NON vi piacciono o magari vi garbano quei Troiai dei MANGA, leggete questi due numeri di Dampyr, i numeri 77 e 78. Quando la qualità italiana anche nella serialità raggiunge OTTIMI traguardi.
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Mah...
A volte penso che la banalità prima o poi ci seppellirà. E per contribuire con una piccola palata all'evento io dichiaro: ma quanto è bella la notte!
Guidare attraverso strade solitamente intasate dal traffico, guardare le case in cui si dorme il sonno del giusto, e l'asfalto che ti scorre sotto, nero e lucido sotto la luce dei lampioni.
Vedere qualche nottambulo ritardatario, probabilmente stanco ma felice di aver vissuto, e mentalmente augurargli che sia stata una gran serata.
Sorridere di me stesso e di questa mia piccola intensa gioia complice.
Nella notte, nel buio benevolo rischiarato magari da una bella luna autunnale mi sento sempre un po' un ladro, furtivo e silenzioso che vi passa vicino e non fa rumore. Che veglia sulla pace della notte come se la notte, altera e scostante amante avesse bisogno di me.
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Egregi e superflui lettori di questo blog,
nell'infinita saggezza (La Porta-Guzzanti chi se lo ricorda?) che mi straripa da ogni orefizio vi regalo questa nuova iniziativa: un link wikipedia ogni tanto, per farvi diventare più colti e quindi aspirare al raggiungimento dell'illuminazione come il Vostro beneamato Tulkas.
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Che fosse una giornata del cazzo si è capito quando il Vecchio Partigiano Rosso ha accusato dei dolori che gli hanno fatto decidere di testare la durezza delle ceramiche del bagno contro la propria per fortuna sempre dura testa.
All'ospedale dove adesso si trova non sanno se dimetterlo alla faccia del periodo di osservazione o abbatterlo direttamente poichè appena saputo che sarebbe dovuto trattenersi suo malgrado, ha dato prova di creare e profondere nell'aria una tale quantità di bestemmie che ad un certo punto dall'affollamento nella stanza i parenti ed i medici sono dovuti uscire...
Comunque oggi, 7 novembre, nell'anno del signore 1913 nasceva quel poco di buono di Albert Camus, premio nobel per la letteratura nel '57 ed autore, fra gli altri, di uno dei più importanti romanzi del '900: Lo Straniero.
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14:28
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Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, non certo
nè nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente, e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta, più profumi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara un quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato un bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
K. Kavafis - affatto gentilmente segnalata da domina signorum
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E' strano vivere certi momenti.
Nella vita di ognuno di noi ci sono attimi in cui vediamo e percepiamo tutto con particolare distacco, ci "tiriamo indietro" a guardare e sentire tutto quello che ci circonda quello che compone la nostra vita quotidiana, il fluire del nostro tempo.
Io vivo una condizione mai provata prima: da mesi oramai mi son "tirato indietro". Ne sentivo fortemente il bisogno, come quando vivi nel disordine più assoluto e ad un certo punto te ne senti soffocare e ti fermi e decidi di mettere le cose al loro posto.
La mia piccola e normale vita è andata a rotoli in poco più di trent'anni oramai qualche volta, ed ogni volta ho pensato "ok, non ce la farò a sopravvivere a questo". Poi il mare di merda che si era abbattuto con violenza si ritirava ed io sbigottito da mille diversi strazi lo ero ancora di più per essere sempre lì. Ferito, dolorante ma "vivo".
Stavolta niente di tutto questo è accaduto. Mi sono reso conto di quanto vivessi nella menzogna, di quanto mi raccontassi tutti i giorni un sacco di fregnacce, di quante ne spacciavo in giro e quante me ne mangiavo, servite dagli altri.
Ne sono rimasto alla fine sdegnato.
Questo processo NON ha niente a che vedere con l'analisi dei difetti, l'auto-critica.
Ne sono immune. I miei difetti in quanto miei son "perfetti" e vanno quindi tutti bene così.
Sono e resto una spocchiosa testa di cazzo. Il punto è un altro.
Non tollero più, non riesco più a tollerare l'ipocrisia, la superficialità e la banalizzazione nei rapporti tra amici e/o conoscenti. Non voglio trattenermi da fare un complimento o una critica per paura di offendere, scandalizzare o chissà cos'altro coloro che meglio di tutti gli altri dovrebbero conoscermi bene. Basta.
Sono io con tutto il mio ingombrante bagaglio. Che piaccia o meno adesso non mi preoccupa più.
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Ho visto The Island e oltre ad essermi piaciuto mi ha permesso, per un oscuro quanto curioso collegamento sinaptico di capire perchè NON mi va di andare al cinema... :-) Film psicoanalitico!
La pellicola in questione si differenzia da molte altre del genere perchè:
-Gli attori sono notevoli.
-I soldi investiti parecchi e BENE.
-Lo spunto è mooolto interessante perchè di stringente attualità (clonazione umana a scopo terapeutico).
Mi sono sempre chiesto cosa avesse scarlett johansson da piacere tanto a tutti... In questo film qualcosa al riguardo credo di averlo capito. Non deve nemmeno affaticarsi a recitare (cosa che dubito sappia davvero fare): è perfetta, indifesa e forte allo stesso tempo. Un viso innocente capace di lampi maliziosi. Notevole.
ewan mcgregor è un grande. Uno dei miei attori ex-giovani preferito. Capace di tirar fuori quel sorriso superficiale e abbagliante e sguardi di determinata lucidità assassina... Bene bene bene.
sean beam è UNICO. Uno dei volti più interessanti ed intensi in circolazione. Destinato a fare il cattivo anche in questo film sembra nemmeno sforzarsi e dà spessore ad un personaggio destinato alla mediocrità ed alla prevedibilità della sceneggi
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