23 ottobre 2006

Attenzione: Cani in camera o Colin Farrell

Capiamoci subito!
A me questo ex-ragazzo mi resta simpatico e provo per lui lo stesso virile rispetto ammirato che provo per Rocco Siffredi.

Penso inoltre che sia più bravo di Rocco a recitare ma non di molto.

La verità anche e soprattutto quando fa male va detta, e tutta d'un fiato: a recitare il nostro beneamato NON riesce ad aggiungere un'oncia al personaggio che interpreta di volta in volta, prestandosi a camuffamenti (vogliamo parlare del biondissimo Alexander) a dir poco IMBARAZZANTI. Imbarazzanti per lui che è un'ottima icona, un ottimo alfiere del cinema ma SENZA essere un attore nemmeno decente.

E' già successo in passato e succederà in futuro, l'industria cinematografica cerca sempre dei personaggi che promettono e combinano molto più tra un film e l'altro che durante il loro lavoro "ufficiale". Il nostro eroe lo aspettiamo. In fondo se lo merita per la simpatia ("Colin Farrell and Nicole Narain Sextape" è la frase da cercare su google per capire di cosa sto parlando). Forse NON ha trovato il giusto regista che riesca a valorizzarlo come si può: due espressioni, con e senza cappello...

E gli ho appena fatto un complimentone...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dai e ridai sono riuscita a farti fare un post su Colin Farrell!
Parto dal tuo riferimento al Sex Tape: non fare il moralista, siamo tutti trentenni ed il sesso, anche se videofilmato e diffuso, non ci sconvolge più. Tanto per essere chiari: io l'ho visto, non mi vergogno certo a dirlo, e non sono arrivata neanche in fondo, perché mi sembrava di violare la parte più intima e privata di un essere umana, solo per il gusto morboso e cretino di vedere quello che non dovrebbe essere mostrato. Sono solo due persone che fanno l'amore, niente di più, niente di meno di questa banale e a tutti ben nota attività.
Di attori che hanno una sola ed unica espressione ce ne sono, e tu lo sai bene. Ogni volta che devi criticare un attore, usi quella frase. Non è indiscriminatamente applicabile, non stiamo parlando di Nicholas Cage.
Vorrei solo dirti che, a mio giudizio, il personaggio di un film non è niente, semplicemente non esiste, se non in simbiosi con l'attore che lo interpreta. L'attore non aggiunge, crea. Che le sue sopracciglia nere stonino con l'ossigenatura dei capelli non toglie niente alla sensibilità, alla profondità, alla dimensione estremamente umana che lui riesce a dare ad Alessandro Magno. Se vuoi criticare la sua interpretazione, critica la fragilità del personaggio, l'esasperata attenzione alla sua intricata e poliedrica vita sessuale ed affettiva o il modo con cui il suo rapporto con la madre viene presentato. Ma non attaccare la sua coiffure, o mi fai pensare di attaccarlo per partito preso e con scarsi appigli oggettivi.
E' un attore inesperto, che mette troppo di se stesso, della sua irruenza e della sua istintività nei personaggi che interpreta. In questo, forse, ti sembra che la sua espressione sia sempre la stessa. Ma tu guardalo in Tigerland, in Una casa alla fine del mondo..lui non è e non sarà mai un'icona. In questo ti sbagli. Cercano di farlo diventare tale, associando il suo lavoro alla sua incasinata vita privata, stereotipando ogni sua interpretazione. Niente di più sbagliato. Non è un simpaticone irlandese, non è l'ubriacone folle che tra una playmate e l'altra gira film di infima qualità solo perché c'è bisogno del ruolo del macho da strapazzo o del giullare ossigenato di turno. Guarda un pò oltre i pregiudizi e osservalo, per una volta, mentre recita. Vedrai il talento. E se non lo vedrai, almeno avrai una base solida per criticarlo.

L'uomo del Caffè ha detto...

Io esprimo la mia opinione. Obbiettivamente, o almeno ci provo.

Tu sei una fan e come tale ti rispetto e NON mi metto a discutere di questo tuo post di cui COMUNQUE non condivido praticamente niente.

Se poi passi ad offendermi dicendo che giudico qualcosa SENZA "base solida", posso solo invitarti a NON leggermi ulteriormente.

Anonimo ha detto...

Mettere i propri pensieri in un luogo accessibile a tutti implica, secondo me, l'accettazione e la voglia di essere messi in discussione. Evidentemente mi sbaglio. In ogni caso, grazie del gentile invito: io ho tutt'altra idea di offesa, ma se non posso essere libera di dirti quello che penso..e aggiungo: se non posso sentirmi libera di parlare liberamente proprio a te, allora meglio davvero che mi astenga da qualsiasi contatto. Per la cronaca: dire a qualcuno che è "mediocre" nella vita personale significa offenderlo, e pesantemente. Stiamo parlando del giudizio su un attore, non della tua personalità o del modo in cui imposti la vita o ti rapporti agli altri. Se critichi Colin Farrell per la sua capigliatura, lo critichi senza basi solide, te lo ripeto finché vuoi. E poi mi eclisso, come gentilmente ed inevitabilmente richiesto.

L'uomo del Caffè ha detto...

Mi dispiace che tu NON ti accorga di sbagliare completamente i toni.

A mio avviso NON sei lucida quando devi difendere qualcosa che ti appassiona (e dal mio modesto punto di vista questo ti fa onore).

Ribadisco quanto detto, rileggi il mio post e rileggi il tuo commento.