10 luglio 2007

Branchie


Visto che ero tanto stanco e visto che c'è qualcuno deciso a farmi leggere un po' di letteratura italiana contemporanea con una certa forza, mi son messo a leggere questo Branchie di Niccolò Ammaniti e devo dire che me lo sono letteralmente bevuto.
Vuoi perchè è piuttosto breve (sono solo 184 pagine) vuoi perchè è molto divertente, se ne è scivolato via regalandomi qualche ora di assoluto e leggero godimento.
In almeno un caso sono scoppiato in una fragorosa risata come ai tempi del mitico Pennac anche se qui il genere e lo stile sono leggermente differenti e anche piuttosto originali.

Giudizio: da leggere, e anche da avere (quindi se qualcuno me lo vuol regalare, è benvenuto. Visto che la Vero mi ha così "gentilmente" prestato la sua copia...)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ottimo.
anche io allora mi affido al buon cuore di chi vorra' farmene dono.

ringraziamenti anticipati
(daniel pennac un grande soprattutto nei titoli: Un petit sorso di birra e di altri piccoli piaceri, Il paradiso degli orchi, La fata carabina, La prosivendola, Signor Malaussène...

Anonimo ha detto...

era ora che qualcuno ti facesse leggere letteratura italiana...

spero che poi ti interroghi!

Anonimo ha detto...

Un libro davvero divertente.

Anonimo ha detto...

Ha tutta l'aria di essere una lettura da godersi sotto l'ombrellone...quasi quasi lo metto in valigia... tanto alla 500 ci rinuncio (ho deciso!) e continuo a comprare libri...meglio!