13 dicembre 2006

Filmacci e filmini

Il fine settimana trascorso l'ho passato dormendo e quando non ho dormito ho visto film. Pronti?

Austin Powers in GoldMember è tutto un programma fin dal titolo. Premetto che Mike Myers per me è un GRANDE (grazie a quel capolavoro che è Wayne's World).
La serie di Austin Powers è sboccata parecchio e parecchio inoffensiva. Questo numero 2 è poco pimpante fatto salvo per:
- Il film nel film con Tom Cruise che fa Austin, Gwyneth Paltrow che fa Foxie (Dixie), Kevin Spacey che fa Dottor Male e Danny De Vito che fa il (mitico) MiniMe... Ah, dimenticavo che il regista del finto-film è Steven Spielberg.

Altra cosa spassosa, direi piuttosto interessante, è la prova di Beyoncé. Simpatica, piuttosto recitativa vista la parte e veramente molto molto "scenica"...

Giudizio di Tulkas: guardate il primo. E basta.



La giornata è continuata tra un sonnellino, il pranzo e nel pomeriggio una partita di pallone a caso: Milan - Torino.
Digressione finto-calcistica: ho tifato Torino tutto il tempo e la partita mi ha dato molta soddisfazione. Il Milan potrebbe tranquillamente retrocedere visto come (non)gioca. Giudizio sul Milan: meglio primi in B con la Juve che questa 'mmerda rossonera. Amen...

E ora parliamo di cose serie. Ma avete visto questo film, mie care amebe antropomorfe?

Se la vostra (del tutto inutile) risposta è no, vi rinnovo l'invito a non leggere più questo blog.

Se la vostra (sempre inutile) risposta è ANCORA no, io vi dico: sbrigatevi!

Se la vostra (indovinate? Inutile) risposta è sì, allora converrete con me che questo film, Fight Club è una delle migliori intuizioni cinematografiche mai realizzate negli ultimi 30 anni.
Che cosa si può dire di questa accoppiata d'attori? Eccezionale.
Il plot, la conseguente sceneggiatura? Geniale.

Giudizio di Tulkas: se non l'avete capito...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo questo film originale e interessante come un camion di letame parcheggiato nell'ufficio del Sindaco. Per carita`, originale e sconvolgente ma puzza inequivocabilmente di merda.

L'idea di partenza non e` neanche troppo male, soprattutto perche` non si accontenta di criticare la civilta` moderna con le sue nevrosi ma mostra come un ritorno alle origini dell'umanita`, alle sue radici piu` profonde, passi anche attraverso una sorta di "imbarbarimento" (ma non mi viene in mente un termine per definire meglio quello che sto pensando) che contempla per esempio anche la violenza (che anzi e` proprio il punto di partenza di tutto il discorso). Insomma, il mito del 'cattivo selvaggio' una volta tanto, un po` come in Mononoke Ime.

Dopodiche` pero` non sta in piedi nemmeno se lo tiri su con una gru e la deriva ideologico-militante e` semplicemente penosa.

L'uomo del Caffè ha detto...

Trovo questo post degno figlio di cotanto padre...

A mio avviso hai colto nel segno ma hai poi anche riportato il tutto alla tua visione deterministica della realtà seppur cinematografara...
Mi riferisco fondamentalmente al "...però non sta in piedi nemmeno se..." e via di seguito. Quel film non pretende di stare su, questo mi sembra del tutto chiaro nelle intenzioni e nella effettiva realizzazione.
E' un film dove la classica soglia della verosimiglianza viene polverizzata man mano che la storia si avvolge in sé stessa.

Mi par chiaro che semplicemente non è il genere di film che piace a te...

Anonimo ha detto...

Mah, spiegami meglio allora la poetica di questo filone letterario-cinematografico perche` mi sfugge. A me non pareva proprio un film con una intenzione surreale. Forse un po` paradossale ma niente di piu`.

L'uomo del Caffè ha detto...

Il diverso modo di intendere il ritmo narravito di questo film è il punto di questo confronto di commenti fra di noi.

La voluta accellerazione dal verosimile all'inverosimile, cavalcando appunto il parossismo mi sembra ti sia evidente.

Possiamo elencare una serie di film e/o romanzi che possono circoscrivere questo pseudo-filone ma non mi sembra la sede adatta.

Poi che non ti piaccia in generale o in questa particolare realizzazione la trovo una cosa comprensibile ma dal mio punto di vista non condivisibile.