05 aprile 2008

In memoria di Gary Gygax - The king is gone but he's not forgotten

Gary Gygax è stato l'autore principale di Dungeons & Dragons, insuperabile primo gioco di ruolo fantasy della Storia.

Qui troverete un bellissimo articolo di Wired su di lui.

E qui invece un altro articolo di Wired dove vengono presi alcuni personaggi americani famosi (Paris Hilton, Steve Jobs, George W. Bush) e descritti con le caratteristiche dei personaggi appunto di D&D.

Pensando al grande Gary mi viene in mente un verso di Neil Young che potrebbe suonare così:

"The king is gone but he's not forgotten"

Alla stessa canzone si potrebbe poi modificare il ritornello così:
"Hey hey, my my,
Role play game can never die"

So long, Gary.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so dove sia piu' adatto lasciare questo mio pensiero, probabilmente non qui, ma in ogni posto va' bene pur di smuovere qualcosa a chi lo leggera'.Ma dico gente, non ci vergogniamo?!Si fa' un gran parlare di politica...chi di qua'...chi di la'...chi destra e chi di sinistra..Rispetto qualsiasi opinione, pronta sempre a scambiare le mie idee e i miei ideali con chi volesse farlo,ma la vergogna del comportamento che sta avendo il mondo occidentale nei confronto del popolo Tibetano e' secondo me "Super Partis"..il dramma e' che tocca "pochi" e che "pochi" ho visto muoversi a loro favore...sopratutto Ahime', come al solito,noi Italiani.Questo,ragazzi,e' un caso umanitario ancor prima che politico..Scusate il mio fervore...ma la cosa mi tocca particolarmente e sto pure un po' inc....ta..!! "Tibet, un braccio di ferro per l'identità cominciato con la Rivoluzione di Mao
Oggi il Dalai Lama in esilio afferma di non volere l’indipendenza politica ma solo una reale autonomia'"

Flay

L'uomo del Caffè ha detto...

Ciao Flay,

direi che è proprio il posto sbagliato sì.

E pur capendo la tua frustrazione trovo che in Italia ci sia comunque un moto d'opinione.

Personalmente ritengo che le Olimpiadi ci debbano essere senza boicottare i Giochi ma usandoli come cassa di risonanza ed adoperandosi per far sì che tutte le autorità boicottino la cerimonia d'apertura (che a noi sembra una sciocchezza ma che è un bel cazzotto nella pancia politica cinese, per la loro cultura e per il messaggio politico).
Inoltre è assolutamente corretto che si provi ad affiancare la fiamma olimpica con messaggi di protesta, magari senza picchiare né farsi manganellare (quando possibile).

I regimi repressivi (la Cina, la Birmania, l'Iran...) vanno combattuti con l'informazione e la cultura, la violenza porta solo violenza, non c'è storia.

Anonimo ha detto...

La violenza non mi appartiene e son d'accordo con te nel sostenere i Giochi Olimpici, gli atleti che si sono allenati con tanti sacrifici hanno diritto di gareggiare..il punto non e' questo...ma come i nostri uomini politici che ci dovrebbero rappresentare, stanno nascondendo la testa sotto la sabbia davanti a questa situazione e, passamelo, anche noi italiani in generale(non si parla dei casi singoli)e soprattutto die Mas Media con le poche informazioni del caso che vengano trasmesse..triste..molto
Besos
Flay
P.S.chiedo scusa per l'invadenza..