28 ottobre 2005

I Guardiani della Notte

O Del fantasy che piace ai russi (ma poco a me).

E poco anche a Blogger.COM visto che mi si rifiuta di caricare l'immagine della locandina...

Premesse classiche e piacevoli: perenne lotta tra Bene e Male, due eserciti che si scontrano e convivono tra le pieghe dell'umanità e che legate ad una (inevitabile) serie di profezie, sono pronte a scontrarsi ai nostri giorni.
Ambietazione Moscovita ai nostri giorni, fotografia e regia accattivanti che sono una novità per il cinema russo, come è stato Luc Besson per quello francese. In altri termini alla classica regia americana asservita alle esplosioni et sparatorie qui è l'unica cosa che riesce a coinvolgere lo spettatore (almeno QUESTO spettatore).

Tolte queste cose assolutamente pregevoli questo film si merita l'appellativo di TROIAIO.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A me ha fatto un'impressione diversa.
Diciamo che la cosa che mi ha piu` infastidito non e` tanto l'uso di vecchi topoi narrativi (che quando sono tali fanno parte della nostra cultura... nessuno rimprovera un regista se fa vedere un tizio che beve solo perche` e` una cosa un po` trita) quanto il fatto che la sceneggiatura mi e` sembrata un po` bucherellata.
A parte questo, ho apprezzato molto di questo film l'ambientazione metropolitana russa che suggerisce la presenza di una popolazione popolante e pullulante. Cresciuto sotto la cortina di ferro, tendo ad avere una visione troppo stilizzata dell'europa dell'est, fatta di rincoglioni che sfilano al passo dell'oca sotto le bandiere rosse, missili trainati dai camion e grigi funzionari di partito. In realta` un popolo si fa rappresentare da chi lo governa, ma in fondo poi popoleggia popolemente per i popoli suoi e questo perche` e` fatto di persone che non hanno 15 braccia e 17 occhi ma sono dei tizi qualsiasi, magari un po` strani, ma sempre dei tizi come tanti altri.
Un'altro film che mi fece un effetto simile e` stato "Film Bianco" di Krzysztof Kieslowski, ambientato pero` in Polonia.