23 agosto 2005

Nella mente del serial killer


Giudizio lapidario su questo "simpatico" film:

Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide (di noia).

Avvertimento ai lettori: Qui si fa spoiler di brutto anche se come sempre non si racconta la trama...
Quindi, non vi incazzate con me.

A parte il fatto che Val Kilmer e Christian Slater e cioè per noi i due nomi di maggior richiamo del film spariscono nel giro di 20 minuti.
A parte il fatto che l'inizio ti fa girare le palle perchè è pretenzioso, superficiale e artificioso e che vorresti scappare dalla sala come quando ti siedi dal dentista e ti senti fottutamente in trappola.
Gli attori fanno abbastanza pena, l'idea (posto isolato, tutti i candidati ad essere la prossima vittima possono essere l'assassino) è decisamente usurata. Quindi o fai le cose fatte bene (leggi: usi i cliché come tributo al genere) o fai ridere... Indovinate per depistare chi sia l'assassino (per altro sul finire della storia) quale "insospettabile artificio" viene usato...
Suggerimento: muoiono tutti oltre ogni sospetto (acido, frecce nel collo, teste esplose etc etc) meno uno (serie di pistolettate nel torace) ... ;-)

Questo film è come questo sfogo: da evitare (anche in noleggio)...

Brutto, brutto, brutto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io invece ho visto "The Island"... Il primo tempo è carino, anche se non particolarmente originale. Ci sono spunti interessanti, reminiscenze e ambienti molto dickiani.
Il secondo tempo è un film di Van Damme.

-Lupigi-