Legge Gelmini, Piero Calamandrei e Luca Enoch
Luca Enoch è uno dei migliori talenti del fumetto italiano. Lo dico io e lo dico con cognizione di causa. Se non avete mai letto Sprayliz o Gea beh, è un problema tutto vostro.
Da sempre autore attento alle dinamiche sociali è con vero piacere che ho letto sul suo blog questo post che riporto qui in modo integrale:
"Ho trovato su Internazionale questo discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950 e, per la sua attualità, mi ha messo i brividi addosso:
“Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche,a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece cha alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico".
(Pubblicato nella rivista Scuola Democratica, 20 marzo 1950).
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico".
2 commenti:
Mi ritrovo qui dal blog di Gigi Garanzini.
Volevo solo farti i miei complimenti.
Francesco.
Francesco, grazie a te per la visita!
I complimenti li accetto volentieri e con gioia ma son esagerati.
Grazie ancora
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